E’ dura dover dire chi sono, dove abito, quando sono nata. Ma serve? Meglio dire perché scrivo.
In realtà leggo molto più di quanto scrivo. Leggo un libro al giorno. Se scrivessi una poesia al giorno, sai che inflazione! Per me la poesia è un continuo tentativo di leggere nello spazio tra le righe, senza però annullare quel vuoto, che è un prezioso spazio di libertà.
Lavoro nel campo psico- (basta il prefisso).
Nelle righe potrebbe essere scritto che mi sono occupata a lungo dei “quasi adatti” e continuo ad occuparmene. Sono dei quasi adatti, in fondo, anche i poeti e gli artisti in genere. Mi metto nel numero, così scrivere diventa anche un modo per occuparmi di anche me.
(Scheda inviata dall’autore.)